YAMAHA TX81Z
Un piccolo gioiello della sintesi FM che non dovrebbe mancare a nessuno, io stesso ho imparato la lezione: dopo averlo acquistato e tenuto per un anno, l'ho venduto ad un amico per poi ricomprarlo sei mesi dopo (non lo stesso, un altro).
Nata nel 1987 come versione senza tastiera del DX11, questa scatoletta riprende i temi del DX7 stravolgendoli un po': qui abbiamo 4 operatori FM anzichè 6, ma ogni operatore ha 8 forme d'onda diversa contro l'unica onda sinusoidale del DX7. I risultati sono quindi differenti e complementari: il TX81Z è capace di tappeti meno ricchi del DX7, ma può sfoggiare lead sound e bassi molto più aggressivi, oltre a qualche piano sound molto sgangherato ma godibile.
Il massimo si può raggiungere attraverso la programmazione, che non solo è difficile concettualmente (come tutti i synth FM) ma anche praticamente, visto che la navigazione sul microscopico LCD da 16x2 caratteri e gli 11 tasti non aiutano molto: la cosa può migliorare usando un editor esterno (deve essere possibile trovarne qualcuno gratis per PC su Internet).
Questa vecchia ma simpatica baracca fa bella mostra di sé negli studi di Fluke, Roni Size, Squarepusher, Future Sound of London.
Oscillatori: | FM (Frequency Modulation): 8 forme d'onda, 4 operatori, 16 algoritmi |
Polifonia: | 8 note |
Timbricità: | 8 parti |
Memoria: | 128 suoni, 32 user, 24 performaces |
Controllers: | MIDI con controllo dinamica e aftertouch |
Effetti: | Pseudoriverbero e pseudodelay |