Smontaggio
del volano e statore
Lo smontaggio del volano è necessario per accedere al piatto dello statore, per rimuoverlo (qualora si debbano aprire i carter) oppure per regolare l'anticipo.
Il lavoro si può eseguire anche con la vespa sul cavalletto, rimuovendo lo sportello del motore e scoprendo così il motore.
Per rimuovere il coprivolano ci sono tre viti C che lo trattengono al carter, una vite A che trattiene la cuffia di plastica del cilindro al coprivolano con una clip metallica (attenzione a non perderla) e una vite B che trattiene anche un fermaglio per far passare i cavi che vanno alla bobina. Una volta tolte le cinque viti il coprivolano può essere sfilato verso il basso, lasciando la cuffia del cilindro in posizione.
Il dado centrale che trattiene il volano è coperto da un coperchietto di plastica che può essere tolto a mano o con un cacciavite. Il tappo di gomma a forma di fagiolo copre una feritoia sul volano dalla quale si ha accesso alle puntine dell'accensione (solo nei modelli Primavera e 50) per regolarne la distanza. Anche questo può essere tolto con un cacciavite e un po' di pazienza. Io preferisco toglierlo perchè questa feritoia mi servirà fra poco...
Il dado centrale deve essere svitato per smontare il volano: dopo qualche tentativo vi accorgerete che non è così semplice, perchè il volano tenderà a girare col dado. Il volano dev'essere tenuto fermo in qualche modo mentre mollate il bullone!!! Alcuni fanno uso di un cacciavite o una lima o qualche altro pezzo di ferro incastrato fra le alette del volano e qualche punto del carter ma è una pratica da evitare come la peste: se siete fortunati si può spezzare qualche aletta, se non siete in giornata potreste rovinare seriamente anche il carter. Personalmente mi sono costruito una leva con un buco che si infila nella feritoia di accesso alle puntine e consente di infilare una chiave a tubo sul dado: un metodo semplice, rapido, efficacie ed assolutamente sicuro.
Una volta allentato il dado dovete prestare attenzione al tipo di volano che avete, perchè ne esistono di due tipi: un primo tipo, che si trova sui 50 e sulle prime Primavera, ha un anello elastico nel foro centrale e un dado speciale con un "colletto" poco più largo del foro, ed un secondo tipo, che si trova sulle ultime Primavera e sull'ET3, che ha un dado normale e presenta il foro parzialmente filettato.
Il volano è montato sull'albero con un accoppiamento conico: non basta togliere il dado per smontare il volano ma occorre esercitare una notevole forza, che è impossibile esercitare afferrandolo per il bordo esterno e tirando.
Nel volano del primo tipo, continuate a svitare il dado centrale fino a quando il "colletto" del dado appoggerà sull'anello elastico. A questo punto svitate ancora (incontrerete una certa resistenza, perchè il colletto spinge sull'anello elastico) fino a quando sentirete un sonoro "TAC!!"... il volano ora è libero.
Nel volano del secondo tipo, più comune, occorre un attrezzo specifico, che è l'estrattore per il volano, costituito da un cilindretto con un filetto esterno ed un bullone. Questo è assolutamente indispensabile e costa sui 5 euro. Avvitate a fondo l'estrattore sulla parte filettata del foro del volano (dopo aver rimosso il dado e la relativa rondella) poi, trattenendo il corpo dell'estrattore stesso con una chiave, stringete il bullone centrale: quest'ultimo, avvitandosi, va a spingere sul perno creando una forza elevata. Quando sentite il famoso "TAC!!" il volano è libero.
Una volta che il volano è libero sfilatelo con attenzione: la resistenza che oppone allo sfilamento è dovuta all'attrazione dei magneti incorporati all'interno del volano verso le bobine dello statore. Una volta tolto il volano mettete in un posto sicuro anche la chiavetta a mezzaluna che dovrebbe essere rimasta nella sua sede sul perno conico. Quello che si vede sotto al volano è il piatto dello statore, diverso da modello a modello.
A sinistra lo statore della Primavera (accensione a puntine), a destra lo statore dell'ET3 (accensione elettronica). In entrambi i casi lo statore è fissato al carter con tre viti e relative rondelle (evidenziate). Il fissaggio dello statore è fatto trattenendolo per il bordo e non con le tre viti infilate in tre fori: questo perchè, mollando le tre viti, è possibile fare ruotare lo statore in senso orario o antiorario di una decina di gradi circa. Ruotando lo statore si va a variare l'anticipo dell'accensione, ovvero l'istante in cui scocca la scintilla della candela rispetto alla posizione del pistone. Questa regolazione è fondamentale per il buon funzionamento del motore. Per questo motivo, prima di smontare lo statore, è meglio segnare la sua posizione esatta tracciando due segni con un pennarello indelebile sul bordo dello statore e sul carter in modo da risalire, al momento del rimontaggio, alla posizione originaria.
Una volta segnata la posizione dello statore è possibile smontarlo, togliendo le tre viti e le tre rondelle e sollevando lo statore, facendo passare i cavi elettrici attraverso il gommino passacavo sul carter. Questo è quello che rimane:
Vai allo Smontaggio del gruppo frizione